Cos’è
l’Intelligenza
Emotiva?
Qual è la definizione di Intelligenza Emotiva?
L’Intelligenza Emotiva è la capacità di combinare pensieri ed emozioni per prendere decisioni ottimali. È essere più “smart” con i sentimenti.
Il Modello Six Seconds, è suddiviso in 3 aree:
- Self-Awareness: essere più consapevoli, vedendo chiaramente ciò che si prova e si fa.
- Self-Management: agire in maniera più intenzionale
- Self-Direction: avere una direzione, facendo le cose per una determinata ragione.
Questi sforzi sono resi misurabili e praticabili attraverso 8 abilità specifiche di Intelligenza Emotiva.
Le otto competenze
Come già detto, il modello Six Seconds è stato concepito per rendere l’Intelligenza Emotiva praticabile e non solo un concetto teorico.
Queste 8 abilità misurabili e apprendibili costituiscono la base della valutazione dell’EQ più importante al mondo, il SEI Assessment.
Quali pensate siano i vostri punti di forza? O le aree più impegnative?
Comprendere le Emozioni: identificare e interpretare con precisione i sentimenti semplici e composti.
Riconoscere i Sentieri Emozionali: riconoscere le reazioni e i comportamenti ricorrenti.
Applicare il Pensiero Sequenziale: valutare i costi e i benefici delle proprie scelte.
Navigare le Emozioni: valutare, esplorare e trasformare le emozioni in una risorsa strategica.
Trovare la Motivazione Intrinseca: trarre energia dai valori e dagli impegni personali piuttosto che essere guidati da forze esterne.
Esercitare l’Ottimismo: assumere una prospettiva proattiva di fiducia e di possibilità.
Far Crescere l’Empatia: riconoscere, connettersi e rispondere in modo appropriato alle proprie e altrui emozioni.
Perseguire Obiettivi Eccellenti: collegare le scelte quotidiane con il proprio senso di scopo.
Intelligenza Emotiva e la sua storia
Si può affermare che lo studio dell’Intelligenza Emotiva sia iniziato circa 2.000 anni fa, quando Platone scrisse: “tutto l’apprendimento ha una base emotiva”. Ma il termine EQ – come forma di “intelligenza” scientificamente verificabile – risale a un articolo fondamentale pubblicato nel 1990 da due ricercatori, Peter Salavoy e John Mayer. In seguito è stato reso popolare da Daniel Goleman nel suo libro del 1995 “Emotional Intelligence: Why It Can Matter More than IQ”. Ispirandosi al libro di Goleman, nel 1997 il team di Six Seconds ha creato un framework per insegnare e praticare le competenze di Intelligenza Emotiva.
Perché l’Intelligenza Emotiva è importante
L’Intelligenza Emotiva è fondamentale per avere un rapporto di successo con se stessi e con gli altri. Numerosi studi hanno collegato l’EQ a fattori critici di successo nella vita, come l’efficacia, le relazioni, il benessere e la qualità della vita. È stato riscontrato che l’EQ è due volte più predittiva per una performance sostenibile rispetto all’IQ, anche se, come vedremo di seguito, le due cose sono spesso erroneamente caratterizzate come mutuamente esclusive.
IQ vs EQ
L’EQ è più importante del IQ? Onestamente, è una domanda sbagliata. Questi aspetti dell’intelligenza devono lavorare insieme: l’Intelligenza Emotiva è un fattore che favorisce lo sviluppo cognitivo. Osservando l’affascinante filone di ricerca sul neuroapprendimento, emerge una nuova prospettiva: a livello neurologico, il pensiero e le emozioni lavorano insieme. Non “pensiamo” con una parte del cervello e “sentiamo” con un’altra; il processo di apprendimento è incorporato negli stessi circuiti neurali delle dinamiche di interazione sociale ed emotiva. Detto questo, il nostro sistema educativo si è concentrato quasi esclusivamente sullo sviluppo cognitivo, con l’obiettivo di migliorare il quoziente intellettivo, e i risultati di questa singolare attenzione hanno avuto un notevole impatto.